- Prep Time20 minuti
- Cook Time15 minuti
- Serving4
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La zucca in agrodolce alla siciliana è una delle mie ricette preferite con questo ortaggio così versatile e ricco di buone proprietà.
La cucina siciliana è ricca di ricette semplici ma di grande effetto, e anche questa ne è un esempio. Con pochissimi ingredienti infatti si porta a tavola una pietanza profumata, colorata e gustosa. Un piatto economico e pratico, perché si prepara con largo anticipo e si gusta freddo, inoltre si può conservare in frigo per un paio di giorni.
La zucca, tagliata a fette, viene semplicemente fritta, profumata con aglio, pepe nero, menta, e infine resa speciale dall’agrodolce, un intingolo di aceto e zucchero, da bilanciare in base al proprio gusto, che le donerà sempre più sapore, ad ogni ora che passa.
La zucca in agrodolce alla siciliana infatti deve riposare un po’ per impregnarsi bene di tutti i sapori e i profumi. E’ preferibile gustarla il giorno dopo, o comunque dopo diverse ore…la sua bontà vi sorprenderà. Attenzione però, è difficile restistere durante l’attesa! 🙂 Nella cucina il profumo dell’agrodolce e della frittura vi metterà una gran fame!
Questa ricetta funge da antipasto, ma anche da contorno. E’ perfetta per presenziare sulla tavola durante le feste natalizie, o in un giorno qualsiasi della settimana. D’altronde la zucca è reperibile tutto l’autunno e l’inverno, possiamo preparala così ogni qualvolta ne abbiamo voglia!
Ecco il video della preparazione, più giù la spiegazione della ricetta, ma venitemi a trovare anche sulla pagina Facebook, QUI, per scoprire ogni giorno ricette nuove!
Per un buon risotto leggi anche qui: risotto zucca e salsiccia
A presto, Valentina.
Ingredients
Directions
Iniziate la preparazione privando la zucca di semi e filamenti. Tagliatela a fette. Lo spessore delle fette è importante: se sono troppo sottili rischiate di romperle in cottura, devono invece restare morbide ma sode. Cercate quindi di ottenere fette di circa 1,5 cm o 2 cm, tutte regolari. In una padella scaldate abbondante olio di oliva insieme ad uno spicchio di aglio. Iniziate a friggere la zucca da un lato e dall'altro senza tuttavia ultimare la cottura. Basteranno uno o due minuti per lato. Vedrete che ogni fetta vicino ai bordi comincerà a cambiare un po' colore. Man mano che sono pronte mettetele via in un piatto e proseguite la frittura fino al termine delle fette.
Ora che avete terminato questa prima fase aggiustate di sale la zucca nel piatto. L'olio rimasto in padella potete decidere di sostituirlo, se è troppo sporco, oppure di filtrarlo, servirà nuovamente. Intanto in un bicchiere versate l'aceto e lo zucchero per creare l'agrodolce e date una mescolata.
Riprendete la vostra padella, mettete un po' dell'olio filtrato e due spicchi di aglio. Versate anche l'agrodolce e a fiamma bassa lasciate sciogliere lo zucchero. Unite quindi nuovamente la zucca disponendo le fette una accanto all'altra e facendo attenzione a non romperle. Insaporite con una spolverata di pepe nero e qualche foglia di menta, cuocete ancora pochissimi minuti per ultimare. Attenzione, la zucca non dovrà cuocere al punto da disgregarsi. Servitevi di pinze o paletta per non spezzare le fette. Prelevatele delicatamente e appoggiatele nel vassoio o pirofila con cui le servirete a tavola. Il liquido agrodolce avanzato in padella lo lascerete cadere sulla zucca. Sul fondo del vassoio si formerà dunque un intingolo che andrà a profumare e arricchire di sapore la vostra zucca nelle ore successive. Unite ancora un po' di menta e lasciatela riposare a temperatura ambiente, oppure conservatela in frigo, coperta da pellicola, per gustarla nei giorni seguenti.
Conclusion
Questo metodo, anche se leggermente più lungo, è quello che preferisco. La seconda cottura della zucca insieme all'agrodolce riesce a farla impregnare bene di tutti i sapori e i profumi. Tuttavia, per risparmiare tempo, potete friggere la zucca portandola a cottura, poi fare l'agrodolce come descritto sopra, unirlo all'olio in padella, e versare il liquido ottenuto direttamente sulla zucca fritta. Eviterete quindi il doppio passaggio sul fuoco.
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